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INTERVISTA A FRANCESCO MUZZOPAPPA, COPYWRITER E SCRITTORE DI TALENTO

Ogni tanto capita di incontrare persone che, per il loro modo di fare, la loro simpatia, il loro carisma, il loro essere dei  “personaggi” restano in qualche modo impressi nella mente. Francesco Muzzopappa, classe ’76, uno tra i più conosciuti ed apprezzati copywriter italiani, fa parte proprio di questa schiera. Pugliese trapiantato a Milano, allievo della prestigiosa scuola di scrittura di Raul Montanari, esordisce con due romanzi di successo Una posizione scomoda (Fazi Editore, 2013), opzionato per una versione cinematografica (presto avremo interessanti novità in merito) come il secondo romanzo, Affari di famiglia (Fazi Editore, 2014), in via di traduzione in Francia. I suoi racconti sono stati pubblicati dalle case editrici Indiana e Castelvecchi e sono apparsi su «Linus» e «Corriere della Sera».

Ho conosciuto Francesco in occasione di un evento letterario in cui presentava i suoi lavori, tra cui  “Fiabe brevi che finisconomalissimo” storie tragicomiche, superdivertenti diventate cartoni animati grazie al genio di  Scottecs uno tra gli youtuber più virali di Italia. Geniali! Vi consiglio di vederne qualcuna, morirete dal ridere. Più che una presentazione è sembrato in realtà un momento di cabaret. E’ vero che le storie dei suoi romanzi sono esilaranti, come scrive Raul Montanari sulla copertina di “Una posizione scomoda” “Si ride dalla prima all’ultima pagina”, ma lui è anche una persona brillante, divertente, comica e “meridionale” esattamente come la sua scrittura. Ora mi spiego perché ha vinto numerosi riconoscimenti come copywriter”!

Francesco Muzzopappa esordisce con due romanzi di successo Una posizione scomoda (Fazi Editore, 2013) e Affari di famiglia (Fazi Editore, 2014)
Francesco Muzzopappa esordisce con due romanzi di successo Una posizione scomoda (Fazi Editore, 2013) e Affari di famiglia (Fazi Editore, 2014)

Ma chi è Francesco Muzzopappa e come nasce questa passione per scrittura?

Prima ancora che autore sono un lettore compulsivo. Faccio parte di quella schiera di combattenti che ancora tiene al suo consueto giro in libreria. La dedizione alla scrittura nasce dopo aver studiato per anni classici della letteratura italiana, inglese e spagnola, una bella laurea in lingue e un lavoro che con tutto questo non c’entra nulla: la pubblicità.

Quando il tuo primo libro?

Una posizione scomoda” (Fazi ed.) è stato pubblicato nel 2013. È la storia di un giovane sceneggiatore diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma che in un momento di magra accetta di scrivere trame porno per una casa di produzione hot in attesa della grande occasione. Come si può evincere, amo scrivere commedie.

I tuoi libri sono esilaranti al punto da ridere dalla prima all’ultima pagina. Come nascono le tue storie e come fai a mantenere viva l’attenzione del lettore?

Sono un giudice feroce dotato di una spietata capacità autocritica. Se un paragrafo non “gira” non mi limito a sostituire le frasi con dei pezzi di ricambio. Butto tutto e ricomincio a scrivere. Ai miei occhi la storia deve apparire sempre fresca e piena di punte attenzionali. Calvino sosteneva l’importanza, per lo scrittore, di intrattenere il lettore. Io che confeziono intrattenimento puro, devo metterci il doppio delle forze.

Sono curiosa di sapere cosa fai nel tempo libero.

Se ne avessi, viaggerei e scriverei di più. E diventerei vegetariano. Resto carnivoro per mancanza di tempo.

Se fossi un libro o un personaggio di un romanzo, chi saresti?

Se fossi un personaggio mi piacerebbe avere la libertà e in parte la testa del protagonista di “Opera struggente di un formidabile genio” di Dave Eggers. Fossi un libro e dovessi proprio scegliere, forse Jane Eyre e tutto il suo riscatto. Ma di libri e personaggi che mi hanno appassionato ne avrei mille.

A quale dei tuoi libri sei particolarmente affezionato?

Il prossimo. Perché è molto strano.

Quale genere di film ti appassiona e quale musica preferisci ascoltare?

Non sono un gran patito di cinema, devo essere sincero, ma apprezzo i film dei fratelli Coen e Woody Allen. L’umorismo grottesco di stampo ebraico, insomma. Per quel che riguarda la musica, spazio molto. Da Sade ai Simplyu Red a Jamiroquai alla musica dance anni ’90 di cui ho vissuto per anni, avendo lavorato sia in radio che in discoteca come deejay. Ascolto tutto.

Progetti futuri?

Finire il nuovo romanzo e poi finalmente tornare a dormire.

Ovviamente del suo prossimo lavoro è tutto top secret! Chissà cosa ci riserverà…..

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