UNESCO FESTIVAL EXPERIENCE: ALLA SCOPERTA DI AMALFI
Oggi vi parlo della mia esperienza come inviata speciale dell’Associazione Italiana Travel Blogger, alla scoperta dei siti Unesco di Amalfi e Paestum nell’ambito del progetto Unesco Festival Experience. L’associazione è stata infatti chiamata come partner del progetto per raccontare le tappe di questo interessante festival itinerante che vede protagonisti 14 siti di cinque regioni del Sud Italia: Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Indice
UNESCO FESTIVAL EXPERIENCE
Le regioni meridionali hanno deciso finalmente di fare rete per promuovere le tante bellezze presenti nel territorio riconosciute dall’Organizzazione delle Nazioni Unite Patrimonio dell’Umanità.
“Unesco Festival Experience: il viaggio della civiltà” è un evento itinerante, che, partito a giugno in Puglia, ha l’obiettivo di raccontare e valorizzare i siti Unesco attraverso spettacoli teatrali e musicali aperti al pubblico e a ingresso gratuito. Una bellissima iniziativa che ha visto anche il lancio di un vero e proprio portale www.unesconet.com, con informazioni, itinerari, agevolazioni e convenzioni, che facilitano l’accesso ai siti e contribuiscono al tempo stesso a far conoscere e valorizzare un patrimonio spesso poco conosciuto. Il festival, ideato da Gaetano Stella, si concluderà il 14 settembre a Matera in Basilicata.
UNESCO FESTIVAL EXPERIENCE: TAPPA AD AMALFI
La prima tappa del tour ha visto come protagonista la bellissima e caratteristica Amalfi. Terra di rara bellezza, perla del Mediterraneo, antica e fiorente Repubblica Marinara, sapevate che questa terra meravigliosa affonda le sue origini in una storia d’amore mitologica? Quello tra Ercole, semi dio e la ninfa Amalfi. Amore struggente e passionale, purtroppo spezzato dalla prematura morte della giovane donna. Ercole, di fronte all’accaduto non si dà pace e decide che la sua amata deve avere una sepoltura degna della sua bellezza, affinchè possa essere ricordata per sempre. Inizia così a cercare un posto degno di ospitare cotanta bellezza e scopre questo luogo dalle coste frastagliate in cui mare e cielo si sposano. E così Ercole posa Amalfi qui, nella conca in cui attualmente si trova la città. E, ancora oggi, tutti possono ammirare e apprezzare la sua eterna bellezza. Una storia bellissima, magistralmente rappresentata in uno spettacolo di danza contemporanea e teatro molto suggestivo e coinvolgente che si è svolto il 30 luglio scorso presso la suggestiva cornice dell’Arsenale della Repubblica. Sinceramente non conoscevo questa storia prima di allora e, devo dire, che rende la storia di Amalfi ancora più affascinante e suggestiva.
LA MAGIA DELLE VIUZZE E LA CATTEDRALE DI SANT’ANDREA
Una delle cose da fare ad Amalfi, è sicuramente perdersi per le sue viuzze dove puoi imbatterti in sfiziosi negozietti di artigianato locale, nelle trattorie che propongono piatti tipici, nelle tante botteghe dove è possibile gustare il cuoppo di pesce fritto. E negli gli shop di abbigliamento. Un vero e proprio gioiellino tutto da scoprire.
A dominare la via principale della cittadina campana vi è la bellissima Cattedrale di Sant’Andrea che ti accoglie con tutta la sua maestosità nella piazza principale. Il mix di stili dal romanico all’arabo bizantino, dal gotico al barocco, rendono la cattedrale particolarmente suggestiva. Salendo le scale, oltrepassato il portico si trova la porta d’ingresso, che, realizzata in bronzo e proveniente da Costantinopoli, era stata data in dono da un patrizio amalfitano. All’interno è possibile visitare anche la Cripta di Sant’Andrea, dove sono conservate le spoglie del santo e il Museo Diocesano.
Ma la chicca di questo posto che ho tanto apprezzato è senza dubbio il Chiostro del Paradiso. Già il nome è tutto un programma e mi fa pensare a qualcosa di magico e suggestivo. Un tempo, infatti, era il cimitero degli uomini illustri e benemeriti. In tale cimitero vi erano sei cappelle affrescate tra la fine del tredicesimo e gli inizi del XIV secolo. Esse appartenevano a nobili famiglie amalfitane e ospitavano i sarcofaghi con i corpi dei loro illustri rappresentanti. Un’oasi di pace, dotato di grazioso giardino con palme, costruito molto probabilmente dopo il restauro del 1908.
Uscita dalla cattedrale, prima di procedere col tour, ho fatto un break alla pasticceria Andrea Pansa, accanto al Duomo, dove ho provato dei goduriosi pasticciotti con crema al limone. Da non perdere!
MUSEO DELLA CARTA: UN TUFFO NEL PASSATO AI TEMPI DELLA REPUBBLICA MARINARA
Un posto assolutamente da vedere ad Amalfi, è l’antica cartiera che, sorta nel XVI sec., è rimasta attiva addirittura fino al 1969.
Sin dal Medioevo infatti Amalfi, era conosciuta in tutto il mondo per la sua carta pregiatissima, la carta cotone, un vero e proprio simbolo del Made in Italy.
Gli opifici che lavoravano per la fabbricazione della carta si trovavano proprio lungo la Valle dei Mulini. La presenza di abbondante acqua e la possibilità, grazie alla fiorente attività commerciale, di procurarsi facilmente gli stracci, fecero degli Amalfitani importanti produttori di carta. Curiose le tecniche di lavorazione che venivano adottate per la realizzazione della carta, gran parte di queste portate dagli arabi. La carta veniva realizzata a seguito della macerazione di stracci di cotone nelle acque del torrente Canneto. Le stoffe venivano raccolte in vasche di pietra e ridotte in poltiglia per mezzo di magli di legno chiodati. Dopo aver ottenuto la poltiglia si trasferiva in un tino dentro il quale veniva calata la forma, ovvero una cornice di legno con al centro una trama di fili in ottone e bronzo che costituiva la filigrana.
Il tutto si lasciava asciugare. Un lavoro lungo e certosino testimoniato dagli antichi macchinari, alcuni dei quali si possono vedere all’azione nell’antica cartiera oggi museo e fondazione.
E’ stata davvero interessante la visita, una bella occasione per scoprire parte del patrimonio storico di questa bellissima cittadina. La visita alla Fondazione è guidata e l’ingresso prevede un costo di €4. Museo della Carta, via delle Carteire 23.
L’ARSENALE DELLA REPUBBLICA
Tra i posti più suggestivi che testimoniano il passato glorioso di questa bellissima terra, vi è L’Arsenale della Repubblica Era in pratica il cantiere navale dell’Antica Repubblica, dove si costruivano e riparavano navi. Amalfi, ai tempi della repubblica marinara, era dotata di una marineria mercantile e da guerra ben equipaggiata. L’edificio ha conservato intatte le sue strutture originarie altomedievali, e rappresenta l’unico cantiere navale del tempo oggi visitabile nella zona del Mediterraneo. All’interno è possibile visitare il Museo della Bussola e del Ducato Marinaro di Amalfi che documentano ed illustrano la sorprendente storia dell’antica cittadina. Proprio in questa suggestiva cornice, ho avuto modo di assistere al bellissimo spettacolo che racconta le origini di Amalfi, con la regia di Gaetano Stella. Uno spettacolo sui generis, emozionante e coinvolgente, che ha saputo interpretare in modo originale un racconto antico attraverso il linguaggio della danza contemporanea e del teatro moderno.
LUNGO MARE DI AMALFI
Amalfi è una città ch e ti conquista subito anche per la sua bellissima costa e il suo incantevole mare. E’ davvero divertente perdersi per le viuzze di questa splendida cittadina, ma è altrettabnto affascinante perdere lo sguardo al di là del mare e dell’orizzonte. Passeggiando sul molo inoltre puoi ammirare la cittadina da una diversa prospettiva. Da qui infatti si intravede il bellissimo campanile della Cattedrale e le casette colorate che si affacciano sul mare. Un panorama da cartolina!
COME ARRIVARE AD AMALFI.
Amalfi è raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. Per poter raggiungere la cittadina bisogna percorrere l’unica strada disponibile che, sebbene sia caratterizzata da curve e curvette, ti regala panorami mozzafiato sulla costa. Se si viene in aereo, dall’Aeroporto di Napoli è disponibile il Bus Pintour che porta direttamente ad Amalfi, fermandosi anche per i paesi limitrofi. Un modo sicuramente comodo e senza stress che ti evita la guida in questa strada piena di curve. Il costo del bus solo andata è di €15. Se vuoi però godere del mare, puoi prendere un traghetto da Salerno che porta direttamente ad Amalfi. Per raggiungere Salerno da Capodichino, bisogna prendere il Bus per la stazione ferroviaria di Napoli e, da qui, prendere il treno per Salerno. Insomma un viaggio un po’ complicato e lungo. Io ho optato per il bus che ho trovato davvero comodo. Sul sito è possibile consultare gli orari delle corse.
L’alternativa è viaggiare con un mezzo proprio, un’auto o ancor meglio uno scooter, anche perché si ha modo di fermarsi dove si vuole per ammirare e fotografare gli incantevoli paesaggi.
Il tour Unesco Festival Experience non finisce qui. Nel prossimo post vi racconterò della tappa nella bellissima e affascinante Paestum.
In collaborazione con Incoerenze e Ediguida