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#Vitadacoworker terza puntata: StartMiUp

StartMiUp – via Copernico 38. Presente all’interno del Copernico Milano Centrale, il più importante innovation business center di Milano, è tra i più noti e frequentati di Milano. Nato nel 2012 da un’iniziativa privata di quattro imprenditori oggi il coworking ospita oltre 100 postazioni, 3 aree meeting, zone relax e conta oltre 200 profesionisti. 

StartMiUp è il coworking delle startup digitali. Qui infatti troviamo note startup come JustKnock, Curioseety, BnBsitter, Welco.

Dal punto di vista logistico si presenta come un ampio open space dove potete noleggiare una postazione fissa o decidere di spostarvi ogni giorno, il tutto scegliendo due fasce lavorative full time (accesso h24 7 giorni su 7) o part time (20 ore a settimana da lunedi al venerdi 8.30-19.30). Le tariffe vanno dalle  €150 per la postazione mobile part time ai €290 (fisso full time) al mese. Interessante è il carnet di 10 ingressi da €190 da usare nei successivi 12 mesi da lunedì a venerdì, 8.30/19.30. La singola giornata costa €25 (ovviamente tutti i prezzi sono iva esclusa). Inclusi nel servizio oltre al desk e al wi fi, armadietto privato accessibile con chiave o codice personale, aree riunioni in zone appartate, spazi comuni come cucina attrezzata, terrazza e un bellissimo lounge. Uno dei servizi inclusi nelle tariffe sopracitate, che ho apprezzato in questo coworking è la presenza delle cabine insonorizzate che consentono un minimo di privacy per chiamate private e skype conference.

Se siete di passaggio o avete bisogno di un spazio per brevi periodi o dovete combinare degli incontri ma preferite uno spazio più riservato di un bar, potete usufruire del lounge all’interno dello spazio Copernico, dove sono presenti postazioni più piccole. Qui le tariffe si aggirano dagli €80 ai €150 al mese e, oltre alla postazione si ha diritto al 10% di sconto sull’uso di sale riunioni e la possibilità di accogliere 10 ospiti al mese.

Come accennavo nel primo post di questa rubrica, tra le caratteristiche più interessanti della vita da coworker è proprio quella di entrare a far parte di una community favorendo l’interscambio e la contaminazione tra talenti. Durante la settimana tipo di un coworker in StartMiUp si susseguono momenti informali come il pranzo all together il martedì, e la merenda il giovedi dove, davanti ad un panino con la  nutella ciascuno puo’ presentare alla community la sfida su cui sta lavorando e ricevere feedback e suggerimenti. C’è poi la possibilità di seguire i workshop tenuti da membri della community, proporsi per un proprio workshop, e partecipare agli eventi in programma nel calendario di StartMiUp e Copernico, dove vengono coinvolti ospiti esterni e a volte anche stranieri.

Inoltre diversi sono i servizi per le startup: un help desk commercialista con possibilità di consultare un commercialista specializzato in startup e startup innovative; visibilità verso la stampa grazie a contatti con importanti redazioni giornalistiche (si sa la stampa è sempre a caccia di storie e le startup hanno sempre storie interessanti da raccontare); accesso ad investitori e partner: basta farsi un giro in Copernico è trovare l’acceleratore Clappppp, Siamo Soci, la redazione di EconomyUp e Startupbusiness; sconti e toll su prodotti.

StartmiUp inoltre lo trovo utile e strategico a livello di posizione (si trova vicino la stazione centrale) anche per chi vuole lavorare one shot o per brevissimi periodi, magari chi si trova in trasferta per esempio. All’interno inoltre si trova il Copernico Café, un buonissimo bar/bistrot dove consumare colazioni o pranzi di lavoro.

Ma cosa pensano i coworker di StartMiUp?

Lo abbiamo chiesto ad Alessio Bragadini freelance di AGILE42 società che propone servizi di coaching e training alle aziende, a Matteo di Hitown, web editor di una startup del settore turistico e Valeria Seo e web marketing specialist per Change.

Interessante l’esperienza di Alessio che lavorando per un’azienda che ha sede in un’altra città sceglie il coworking come spazio di lavoro anziché casa propria o un proprio ufficio. Alla base della sua scelta, oltre alla pratica questione di budget, il bisogno di interagire, di confrontarsi, di stare dunque a contatto con altri professionisti, motivazioni  che accomunano anche Matteo e Valeria.  Lavorare in un coworking, ci fa notare Alessio, significa anche organizzare meglio il lavoro e creare una netta separazione tra spazio lavoro e spazio casa. E sì perché in casa le distrazioni sono davvero tante!! Concordo pienamente. Inoltre il fatto di stare a stretto contatto con altri professionisti e aziende diventa più semplice e veloce concretizzare collaborazioni senza dover necessariamente firmare contratti e attivare partnership ufficiali, aggiunge Matteo. Il coworking oltre ad essere uno spazio fisico per lavorare è soprattutto condivisione, opportunità di business e occasione per creare sinergie. Tutti e tre infatti ammettono di aver creato collaborazioni con altri professionisti e aziende che abitano il coworking oltre ad aver trovato nuovi clienti. E questo è stato possibile anche grazie alle tante iniziative di networking alle quali tutti partecipano attivamente.

Tra gli aspetti negativi la mancanza di privacy, per cui è inevitabile che ci si disturbi a vicenda. In fondo è un aspetto negativo di tutti gli open space, anche all’interno di un ufficio. Inoltre si dovrebbero migliorare gli spazi comuni come per esempio la cucina.

Tutto sommato la vita da coworker di Alessio, Matteo e Valeria è del tutto positiva e gratificante. Alla domanda “A chi consiglieresti  il coworking?” hanno risposto a  freelance,  a chi fa consulenza e non deve portarsi attrezzature varie come per esempio un fotografo, alle aziende che hanno poco budget e alle startup perché il coworking in generale e in particolare StartMiUp è lo spazio ideale in cui fare testing, confrontarsi ed eventualmente aggiustare il tiro della propria attività.

La mia impressione a caldo di questo spazio è che l’ho trovato molto professionale e settoriale quindi sicuramente strategico ed utile per chi lavora nel digitale in particolar modo per le startup. Inoltre è decisamente focalizzato sulla community, aspetto quest’ultimo importantissimo a mio parere in un coworking.  Tuttavia i costi sono altini. Per un freelance che ha pochi clienti la vedo davvero dura! Tuttavia i servizi di networking che offre sono davvero tanti e interessanti. Forse il gioco vale la candela? Provare per credere, che ne dite?

Alla prossima puntata!

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