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BRUNELLA FILI’, GIOVANE FILMAKER, RACCONTA STORIE DI GIOVANI ITALIANI ALL’ESTERO
Oggi vi racconto una storia che ha suscitato in me un forte interesse e che mi ha particolarmente colpito. Una storia nella storia, che racconta un po’ la nostra generazione, quella dei giovani costretti ad andar via dalla propria città, che, armati di ottimismo e coraggio, con un biglietto di sola andata partono alla ricerca di una nuova vita all’estero, per inseguire il sogno di un futuro migliore.
Si chiama Brunella Filì, giovane filmaker, vive a Milano ed è di origini pugliesi. Nel 2011 ha un’intuizione che la porta a realizzare un grande e interessante progetto: Emergency Exit, un documentario che racconta le storie di ragazzi costretti a partire in altri Paesi per realizzarsi e cercare nuove prospettive. Un documentario di viaggio nato dalla necessità e voglia di comprendere un fenomeno sociale dilagante, quello della fuga dei cervelli e di capitale umano. “L’idea è nata in quella che ho identificato come un’urgenza sociale che sentivo crescere da tempo dentro di me – racconta Brunella – osservando mano mano partire la maggior parte dei miei amici e colleghi, alcuni dei quali spinti non proprio dalla fisiologica curiosità e voglia di fare una esperienza all’estero, quanto piuttosto dalla necessità economica e dalla mancanza di alternative per potersi mantenere e uscire dal precariato ed entrare nella vita adulta. Le migrazioni sappiamo tutti esistono da sempre, ma oggi parliamo di una vera e propria “diaspora accademica e professionale” con conseguente perdita per il nostro Paese, in termini economici e di capitale umano”.
Per capire meglio l’entità di questo fenomeno dilagante Brunella ci illustra alcuni dati significativi . Secondo il rapporto il Rapporto Italiani nel Mondo 2014, infatti, lungo il corso del 2013 si sono trasferiti all’estero 94.126 italiani contro i 78.941 del 2012, il 16,1% in più. I protagonisti di questa “fuga” sono giovani di 18-34 anni (36,2%) e a seguire quella dei 35-49 anni (26,8%) a dimostrazione del fatto che la causa principale è proprio la disoccupazione e non tanto la voglia di fare nuove esperienze. Inquietante davvero! E così Brunella di fronte a questa “uscita di emergenza” ha sentito l’esigenza di raccontare questa amara realtà direttamente dal punto di vista dei protagonisti. E, zaino in spalla e telecamera alla mano, è partita alla ricerca di storie. Sei le città battute, da Vienna a Parigi, da Londra a Bergen, da Tenerife a New York, sei storie di ordinaria separazione, un racconto, quella di una generazione dimenticata, e una domanda finale: “è ancora possibile immaginare un futuro qui?” .
Ed ecco Mauro, 37 anni, musicista jazz di successo, che ha deciso quindici anni fa di lasciare l’Italia perché non vedeva futuro, Anna 36 anni laureata, consapevole della poca attenzione che il nostro Paese dà ai giovani, ha preferito andare a Vienna dove oggi è veterinaria, Marco 32 vive a Bergen, Norvegia, dove è diventato fumettista, Nicola 30 anni è riuscito ad avere un contratto a tempo indeterminato come insegnante a Tenerife, Patrizia 36 anni non sapendo che farsene di una laurea in archeologia in Italia è stata costretta ad andare a Londra dove ora lavora al Museum of London e poi abbiamo Milena 32 che dopo laurea e dottorato ha preferito andare a Parigi dove con un solo concorso nazionale si diventa insegnanti, ed ora insegna al liceo e all’università. Un’utopia in Italia vero? Storie di ragazzi normali, dunque, non necessariamente geni e ragazzi prodigio, gente per lo più laureata, che si allontana dall’Italia per affermare i propri meriti spesso non riconosciuti nel proprio Paese, attratti da mete lontane da migliori condizioni di retribuzione e condizioni di lavoro. Storie di rabbia e di speranza in cui traspare quel senso di frustrazione che ogni esilio necessariamente comporta.
Interessante l’evoluzione della produzione del documentario. Partito in modo indipendente e senza finanziamenti, il progetto è stato selezionato ufficialmente agli ITALIAN DOC SCREENINGS 2012 di Firenze, il più importante showcase di documentari in Italia, che vede la partecipazione di esperti da tutto il mondo. Inizia intanto a suscitare l’interesse di alcuni media nazionali (RAI 3, Radio24, La Stampa, Internazionale) e internazionali (UK World News e The Guardian) e grazie ad una campagna di crowdfunding lanciata su Indiegogo riescono a raccogliere 3000 dollari. La svolta arriva quando la voce giunge ad una produttrice americana Beth Di Santo, che decide di finanziarne la post produzione e la distribuzione negli USA.
Oggi, il documentario è finito ed è in fase di distribuzione attraverso festival e circuiti d’autore. Il trailer è stato presentato presso il Parlamento Europeo a Bruxelles il giorno 29 Gennaio 2014, durante una tavola rotonda sui giovani e la disoccupazione.
Numerosi i riconoscimenti ricevuti, tra cui alcuni molto prestigiosi come li premio per il miglior documentario straniero al Madrid International Film Festival, miglior documentario al Foggia Fiml Festival (il festival di Sergio Rubini per intenderci), al Valle d’Itria Film Festival e al Social World Film Festival, e tanti altri.
Insomma un grande successo! Intanto Brunella grazie al Bando Principi Attivi del 2012, ha fondato una sua casa di produzione cinematografica realizzando un suo grande sogno!!! Una delle poche, insomma, che non è stata costretta a fuggire dal proprio paese!
E se volessimo vederlo? Benissimo è possibile farlo grazie a Netflix che, appena arrivato in Italia, ha inserito Emergency Exit nel catalogo dei film italiani. E, per chi desidera goderselo sul grande schermo, la prossima proiezione è prevista il 12 novembre alle 22 a Bergamo, durante la rassegna Il Grande Sentiero. Per tutte le altre future date, consultate la pagina Facebook del documentario. www.facebook.com/emergencyexitdocutrip.
Quali i progetti futuri? Ebbene sì, le storie emozionanti e a volte commuoventi del documentario diventeranno puntate di una web series. Dovrete però attendere fino a dicembre dopo la presentazione ufficiale in Cineporto a Bari, presso la sede dell’Apulia Film Commission.
Per info e approfondimenti www.emergencyexit.it