IN BRIANZA: IL ROSSINI ART SITE, UN MUSEO A CIELO APERTO
Una delle zone che sto riscoprendo è la Brianza. È una terra ricca di bellezze nascoste, ville storiche (si parla di 140 fra residenze d’epoca, ville di delizia, edifici sacri), di paesaggi incantevoli e di luoghi unici nel loro genere. Un esempio? Il Rossini Art Site, un posto incredibile, mai visto fino ad ora! Un parco gigantesco di 10 ettari che si estende tra le colline della Brianza e che ospita una collezione di sculture di arte contemporanea realizzate da artisti di fama internazionale come Pietro Consagra, Bruno Munari, Giò Pomodoro, Fausto Melotti, Andrea Cascella e Grazia Varisco, solo per citarne alcuni. Un polmone verde che celebra l’arte. Un museo a cielo aperto immerso completamente nella natura, voluto e realizzato dall’imprenditore e mecenate Alberto Rossini per ospitare la sua collezione di arte del Secondo Novecento.
Indice
ROSSINI ART SITE UN PO’ DI STORIA
Rossini Art Site è una storia di amore e passione per l’arte, quella dell’imprenditore Alberto Rossini, titolare della Ranger Italia, in passato leader in Europa nella realizzazione di stampi per materie plastiche, fornitore di punta delle principali case automobilistiche (nel 2005 Ranger Italia è una piccola multinazionale con 1.600 dipendenti). Si racconta che tutto partì dalla statua di una ballerina che Alberto Rossini, allora ancora ventenne, vide nello studio dello scultore Gaetano Negri, a Cantù, dove era andato per ordinare il monumento funebre per la tomba del padre. La statua ancora oggi si può ammirare sulla scrivania di quello che fu lo studio dell’imprenditore. Diciamo che da quel momento si scatenò l’amore per l’arte, probabilmente sempre presente ma mai emersa prima, un amore molto particolare che decise di concretizzare creando questo parco immenso di sculture proprio vicino alla sua villa in Brianza.
Più che un collezionista in realtà Alberto Rossini era un mecenate: tante sono le opere in giro per il mondo che ha recuperato e restaurato con l’aiuto dei suoi operai e col supporto dei macchinari della sua azienda, come tante sono quelle site specific, create appositamente sul posto. Gli artisti erano di casa: c’era chi andava per discutere delle nuove tendenze dell’arte, chi si fermava per lunghi periodi per realizzare opere. Fra gli assidui frequentatori c’erano Pietro Consagra, Franz Staehler, Andrea Cascella, Raymundo Sesma, , Dennis Oppenheim. L’arte era una parte attiva dell’identità dell’azienda stessa, un vero e proprio strumento di comunicazione interna ed esterna.
LE OPERE DEL ROSSINI ART SITE
Il parco ospita opere di artisti “rivoluzionari” protagonisti del panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento. Si tratta di artisti che, per primi in Italia, intrapresero la rivoluzione dell’astrazione in scultura dettando nuove regole di un nuovo modo di fare scultura Possiamo infatti ammirare l’opera di Turcato, delle enormi tavole da surf colorate di grande impatto, forse tra le più belle opere a mio parere del parco.
Particolari le opere di Pietro Consagra, delle sculture verniciate in marrone chiaro e scuro, grigio chiaro, rosa scuro e verde realizzate dall’artista quarant’anni fa a Matera in occasione di una mostra a lui dedicata. Probabilmente il prossimo anno le porteranno in Basilicata in occasione della celebrazione di Matera come capitale della cultura 2019.
E poi c’è il pentagramma di Fausto Melotti, preso da un opera di Bach e interpretato dall’artista . Ho apprezzato tantissimo i tulipani di di Franz Stahler, realizzati in formato gigante proprio per farti sentire una formichina e, l’aspetto interessante, è che si muovono quando c’è vento.
C’è anche la “Casa della Pace”, di Massimiliano Fuksas, esposta per la prima volta alla Biennale di Venezia del 2000 con lo scopo di rappresentare in scala ridotta l’edificio Peres Peace House, successivamente realizzato a Tel Aviv.
Da maggio 2018 è stata inaugurata una nuova area espositiva con opere di Jean Tinguely realizzate in collaborazione con la sua ultima compagna Milena Palakarkina: grandi sculture metameccaniche (azionabili dal pubblico) composte da fili metallici e ferri in movimento che vogliono rappresentare la satira della macchina e della sovrapproduzione di beni materiali nella nostra società. L’effetto non è dei migliori. A mio parere sono terrificanti: su dei pannelli sono ritratti uomini e donne insanguinati e dai visi impauriti, le scene ritratte sembrano uscite dall’Inferno di Dante!
GLI EVENTI
Oltre alla visita al parco, la Fondazione Alberto Rossini propone un ricco programma di eventi e iniziative come performance e mostre di opere temporanee. potete assistere e partecipare a diversi eventi che periodicamente vengono organizzati dalla Fondazione Alberto Rossini.
Nello specifico, domenica 11 ottobre, la visita avrà un focus speciale sulle opere di Pietro Consagra, pioniere della scultura astratta internazionale ed amico di Alberto Rossini, a cent’anni dalla sua nascita.
Per conoscere tutti gli eventi ed essere sempre aggiornati sulle iniziative del parco, vi consiglio di consultare sempre il sito, la pagina Facebook e il profilo Instagram
INFORMAZIONI UTILI
L’ingresso al parco è a pagamento: ha un costo di €9 a persona. Ci sono anche le riduzioni per chi è studente fino a 26 anni, per gli Over 65, i Gruppi da 15 a 30 pax. Mi fa molto piacere vedere anche il pacchetto per famiglie che include 2 adulti e 2 bambini di età tra i 4 e i 18 anni ad un costo di €24.
Il parco si trova a Briosco, un paesino sui colli brianzoli, ed è raggiungibile solamente in auto.
Un motivo in più per scoprire questa parte nascosta e poco conosciuta della Brianza.