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NATALE 2016 IN PUGLIA

Quest’anno per la prima volta mi sono allontanata dalla mia amata Puglia. Dopo aver vissuto per più di due mesi a Milano finalmente sto ritornando a casa (“scendendo” come si dice da noi) per le vacanze di Natale. Una permanenza che, fortunatamente, si protrarrà fino al 7 gennaio. Quindi quest’anno sto sperimentando anch’io cosa significa tornare a casa dopo esserne stati lontani. E devo dire che non vedo l’ora di riabbracciare i miei cari e la mia famiglia, ma anche e soprattutto di tornare a vedere il mare.

Quale occasione migliore di questa per raccontare come si trascorre il Natale in Puglia?

In generale tutti i Pugliesi sono legatissimi alle tradizioni. E durante le feste natalizie è quasi d’obbligo stare a casa, con i parenti. A tal proposito, consiglio la visione del video di Casa Surace, in cui alcuni ragazzi hanno fatto uno scherzo alle proprie famiglie, dicendo che non sarebbero “scesi” per Natale. Le reazioni dei familiari sono state a dir poco esilaranti.

Le feste infatti sono l’occasione per ritrovarsi in famiglia e per stare insieme in semplicità. Il vero fulcro delle festività pugliesi, però, è il cibo, il grande protagonista di tutte le tavole e di tutte le famiglie. Si può dire che in Puglia ci si siede a tavola la sera del 24 dicembre e ci si rialza dopo il pranzo del 6 gennaio. Tra pranzi, cenoni, feste e giocate a carte, ogni occasione è buona per mangiare, chiacchierare, scambiarsi doni, aggiornarsi sulle ultime novità con i parenti e amici che non si vedono da tanto.

Premetto che sono di Brindisi e che la Puglia è lunga, quindi le tradizioni possono variare da zona a zona e a volte da città a città . In questo post parlerò soprattutto delle tradizioni diffuse nella mia zona.

 

COME E QUANDO SI FESTEGGIA

A partire dal 24, in Puglia si festeggia la Vigilia di Natale, con il cenone del 24 a sera, poi il pranzo del 25 e ancora il pranzo del 26. Il 24 è proprio il momento in cui tutta la famiglia si riunisce. A casa mia si comincia a cenare intorno alle 21 (i soliti orari pugliesi). Una volta finita la cena, ci scambiamo i regali di Natale e poi iniziamo a giocare a carte. A mezzanotte, la nostra tradizione è quella di far nascere Gesù Bambino, con la processione di tutta la famiglia in fila indiana in giro per la casa cantando “Tu scendi dalle stelle”. In molti si recano poi in Chiesa alla messa di mezzanotte.

Il giorno dopo si sta ancora una volta a tavola per il pranzo di Natale, e poi si continua a rimanere seduti dopo pranzo anche fino alle 18/19, sempre giocando a carte o a giochi di società. Stesso discorso vale per il 26. Il tutto si ripete in copia quasi conforme la sera del 31 dicembre e l’1 a pranzo, con un’unica variabile e concessione per la notte di san Silvestro, in cui si è più liberi di andare fuori o stare con gli amici, ma non troppo. E’ infatti preferibile uscire dopo il cenone e trascorrere almeno l’inizio della serata con i parenti.

Durante le feste si può dire che ci siano alcuni “giorni sacri” da dedicare in maniera quasi obbligatoria ed esclusiva alla famiglia (in genere il 24, il 25, il 26, il 31 e l’1). Negli altri giorni, invece, si organizzano spesso feste tra amici, con cui magari non ci si vede da tanto e le feste diventano l’occasione per rivedersi ed aggiornarsi. Anche in questi momenti (è quasi inutile dirlo) si mangia, si gioca, si chiacchiera. Lo stare insieme ed il cibo, in Puglia, sono legati in modo quasi indissolubile.

Il Natale a Locorotondo
Decorazioni a Locorotondo (BA)

LA TRADIZIONE CULINARIA NATALIZIA

Per quanto riguarda le tradizioni culinarie, variano a seconda della zona in cui si vive. A casa mia la sera della Vigilia si comincia sempre con tartine con burro e salmone, affettati, formaggi, olive e altre tartine con patè di fegato (rigorosamente preparato da mia nonna). Come primo, è un must il risotto allo champagne o alla salsiccia, mentre a Natale il brodo è la vera tradizione. Solitamente il brodo è quello di carne di cappone servito con tortellini. Come secondo si preparano spesso arrosti di carne (roast beef, polpettone, faraona) oppure pollo e agnello al forno con patate. I contorni, poi, sono innumerevoli, tutti a base di verdure, predominanti nella tipica cucina mediterranea. In alcune zone pugliesi si usa preparare il baccalà come piatto predominante per la cena del 24, cotto in tutte le salse (con verdure o fritto).

I veri protagonisti del Natale pugliese sono i dolci. E qui troviamo due grandissimi dolci tradizionali pugliesi. I purcidduzzi (tipiche salentine) in primis, che sono delle palline di pasta fritte e poi tenute insieme con del miele (mia nonna usa il Millefiori) e ricoperte da piccoli confetti colorati. In secondo luogo le cartellate, (diffuse in tutta la Puglia) composte sempre da pasta fritta, stavolta a forma di fasce arrotolate, poi ricoperta da vin cotto o miele con granella di mandorle. Si tratta di dolci nel vero senso del termine, quasi stucchevoli data la presenza del miele e del mosto. Ad ogni modo la mia predilezione va ai purcidduzzi: aspetto sempre con fervore il 24 dicembre per poterli finalmente riassaggiare ad un anno di distanza. Poi come, accennavo prima, le pietanze variano, per cui in altri posti come a Foggia per esempio sono molto diffusi i dolci con le mandorle come  i mostaccioli biscotti fatti col mandorle e vin cotto (anche il vin cotto è  tra gli ingredienti protagonisti dei dolci natalizi), i marzapane fatti con la pasta di mandorle e le mandorle ricoperte di cioccolato (fondente o al latte).

I dolci tipici del Natale in Puglia
I Purcidduzzi

 

Dolci di Natale in Puglia
Le Cartellate

 

Insomma questo è il Natale pugliese, dove per “Natale” si intende tutto il periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio. A proposito, un’ultima postilla sull’Epifania. A casa nostra si è da sempre festeggiato l’arrivo della Befana. Anche ora che io e mio fratello, i piccoli della famiglia, siamo diventati più grandi, continuiamo a festeggiarla appendendo le calze al caminetto. La mattina del 6, quando ci svegliamo, le troviamo piene per “magia”, e le apriamo subito mentre siamo ancora tutti un po’ assonnati. E’ bello tornare un po’ bambini non credete?

Anche se a volte stare seduti a tavola per tanto tempo, essere subissati dalle domande dei parenti e mangiare così tanto può risultare noioso, soprattutto per chi vive fuori è una bella occasione per stare con i propri cari e perché no, per riscoprire i sapori della tradizione e i posti bellissimi di cui la Puglia è ricca.

E voi come trascorrete il Natale? Raccontateci le vostre tradizioni e mandateci i vostri video e le vostre foto!

 

Francesca Trane

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